ASHLEAN |
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| Era un giorno proprio strano, Mi giravo nel mio letto, mi bruciava anche l’ano, poiché ieri per diletto, ci ho infilato un banano…
Ora penso, sebbene sia maggio… E passatemi il neologismo, Se per colpa del mio faggio… Cadessi vittima di ostracismo.
Già lo odoro dal mio posto, anche se il lestofante sbotta, come un verro a ferragosto, ha lo scroto che puzza di ricotta.
Ma non bado a parole maldette. Sono certo un po’ sfasato, ma se la donna non avesse le tette, mi piacerebbe anche Renato.
Giocolliere di cappelle, quando imbraccio la doppietta, se ne vedon delle belle, e ne muoiono a manetta.
Quanto ai server rottinculo, che ci perdi le mezz’ore, prima o poi io te lo giuro, che gli brucio il processore.
Inghiottire tessuti spugnosi, come per il pesce azzurro, a parte un poco di alitosi, lo considisci con lo sburro… e ne estrai l’apoteosi.
Ricettacolo di batteri, imprecando contro osiride ricordino dei rotti sfinteri, ti sei preso la sifilide.
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